Naspi Insegnanti 2023

Naspi Insegnanti 2023

La conclusione dell’anno scolastico porta con sé molte preoccupazioni per i docenti precari e/o supplenti, i quali hanno diritto a beneficiare della Naspi per il periodo in cui si trovano privi di impiego, fino alla conseguente nuova nomina.

In merito all’accesso all’indennità di disoccupazione Naspi 2023, quali sono i requisiti necessari? Quali documenti sono richiesti? Quali sono i termini per la presentazione della domanda?

Naspi Insegnanti 2023: tutto quello che c’è da sapere

Requisiti

Per ottenere l’indennità di disoccupazione Naspi, il richiedente deve soddisfare determinati requisiti, tra cui lo stato di disoccupazione e la totale disponibilità del lavoratore al centro per l’impiego. Si rammenta che il soggetto che ha perso involontariamente il lavoro può considerarsi disoccupato, a patto che dichiari la propria disponibilità a svolgere un’attività lavorativa.

Non possono beneficiare della Naspi, invece, i lavoratori la cui cessazione del rapporto di lavoro avviene a seguito di dimissioni o di risoluzione consensuale. Tuttavia, entro 15 giorni dalla richiesta di Naspi, il richiedente deve recarsi presso il Centro per l’Impiego.

Un altro importante requisito necessario per accedere alla Naspi riguarda il requisito contributivo, ovvero si richiedono almeno 13 settimane di contribuzione versate nell’arco dell’ultimo quadriennio di lavoro, eliminando il requisito dei 30 giorni di lavoro negli ultimi 12 mesi, a partire dal 2022.

Per quanto concerne la documentazione richiesta per l’accesso alla Naspi, sono necessari una copia del contratto di lavoro e le ultime tre buste paga in possesso, oltre all’indicazione di un Iban bancario o postale per l’accredito della Naspi e un documento identificativo in corso di validità.

Quando presentare la domanda?

Per quanto riguarda i termini di presentazione della domanda di disoccupazione, la stessa deve essere presentata entro 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro, il che consente ai docenti di presentare una domanda dal 1° luglio, considerando che la maggior parte dei contratti degli insegnanti scadenza proprio entro il 30 giugno. La Naspi decorre dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro se viene fatta entro gli 8 giorni dal momento del licenziamento, oppure dal giorno successivo alla presentazione della domanda, se questa viene effettuata oltre l’ottavo giorno dalla cessazione del rapporto, ma entro i 68 giorni successivi.

La durata dell’indennità di Naspi varia da lavoratore a lavoratore ed è data dal numero delle settimane di contribuzione versate nei 4 anni precedenti la cessazione del rapporto di lavoro, per un massimo di 24 mesi. L’importo dell’indennità, invece, dipende dalle retribuzioni medie mensili degli ultimi 4 anni lavorativi, decrementando del 4% a partire dal quarto mese. Se ad esempio un insegnante ha lavorato stabilmente negli ultimi 4 anni, gli spettano 24 mesi di Naspi. In caso contrario, ad esempio nel caso in cui ha versato solo 12 mesi di contributi, il richiedente ha diritto a soli 6 mesi di Naspi.

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